contratto SoR

Il contratto SoR: insegnamenti e considerazioni on the road [video]

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Michele

Michele

Partner - Sales Management

Non attiviamo nessun contratto se non facciamo un’attività di discovery.

Sì, suona un po’ brutale, ma questa è la nostra premessa e richiesta primaria per poter lavorare insieme con un contratto SoR.

SoR è l’acronimo di Soddisfatti o Rimborsati.
E la discovery è la primissima fase (pagata dal cliente e della durata di 1-2 giorni) in cui ci si incontra per definire insieme le priorità del progetto. Non solo, in questo incontro andiamo sì a fondo sulle caratteristiche tecniche e tecnologiche del progetto, ma ci facciamo guidare principalmente da due aspetti:

  • gli obiettivi di business del cliente;
  • i bisogni dell’utente che utilizzerà il software che andremo a sviluppare.

Con queste due pietre miliari il progetto avrà una vision ed una direzione chiara da seguire: la tecnologia diventa così un mezzo per raggiungere quanto definito in questa prima fase.

Il team che partecipa è e sarà quello che, se il progetto prenderà il via, seguirà tutte le fasi della realizzazione: dal primo contatto, alla prima iterazione, alla prima release, fino alla consegna del prodotto.

La discovery pone degli obiettivi che faranno da linee guida a tutto l’iter del progetto:

  • co-creare una soluzione che tenga conto degli obiettivi del cliente e dei bisogni degli utenti;
  • conquistare una fiducia reciproca in tempi rapidi;
  • allinearsi nella terminologia e nel metodo di lavoro.

La stima che segue l’attività di discovery andrà a delineare il numero di iterazioni necessarie (sempre della durata di una settimana ciascuna) per poter portare a termine il progetto: le iterazioni sono a prezzo fisso, così dopo questo incontro si ha anche il prezzo (stimato) dell’intero progetto.

Per ogni iterazione è previsto un incontro (iteration meeting) de visu o da remoto dove il team (cliente + exers coinvolti nel progetto) esamina e valida quanto prodotto rispetto all’ultimo incontro, se è stata mantenuta la promessa e come bisogna proseguire.

Il cliente, in questo incontro, può accettare o rifiutare il lavoro fatto.
Se accetta viene addebitato il costo dell’iterazione conclusa e si passa alla successiva riconfermando o meno gli obiettivi definiti durante la discovery e che, nel corso del tempo, potrebbero aver subito dei cambiamenti.
Se non accetta si può ripetere la lavorazione, passare ad altre attività o interrompere il contratto: in questo caso non viene addebitato nessun costo al cliente.È evidente come questa tipologia di contratto non è un semplice “prendi e installa” ma è frutto di un lavoro interno alla nostra azienda, iniziato nel 2009, che porta inevitabilmente ad una crescita e un’evoluzione di ogni aspetto: dalle persone, ai principi, al metodo e infine ai contratti.
Il valore che offre il contratto SoR è divenuto così evidente nel tempo che, anche nei 2-3 casi in cui il nostro contratto è time material, non varia il nostro approccio e il nostro metodo applicato al progetto.

Alla base del contratto SoR il cambiamento è sempre un bene, per tutto il team: togliere o aggiungere funzionalità viene fatto sempre guidati da obiettivi di business ed esigenze degli utenti.
Inoltre, le funzionalità e/o iterazioni tolte o aggiunte rendono chiaro e trasparente che ci sarà una variazione di tempo e di budget come conseguenza.

Lavorare con questo metodo richiede che ogni exer sia in grado di prendere decisioni di qualsiasi genere (commerciale compreso) affinché ne benefici la riuscita del progetto. Il processo di decision making è uno dei punti chiave che stiamo sviluppando proprio in questi mesi: mettere in condizione tutte le persone che partecipano al progetto di prendere decisioni, anche cruciali, in tempo reale, quando serve.

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